Verona-Roma, in occasione di un cross non andato a buon fine, Dovbyk ha platealmente esternato tutto il suo disappunto
La Roma esce con le ossa rotte dal confronto del ‘Bentegodi’ contro l’Hellas Verona. Il 3-2 con il quale la compagine di Zanetti si è imposta a discapito dei giallorossi pesa come un macigno sulle velleità di ricostruzione di una squadra apparsa nuovamente l’ombra di sé stessa.
Dopo essere riuscita a riacciuffare per ben due volte il parziale, i giallorossi non sono stati in grado di far svoltare la partita a loro favore. Penalizzata anche da episodi arbitrali che definire rivedibili sarebbe solo un eufemismo, la Roma manca l’appuntamento alla seconda vittoria consecutiva stagionale, che avrebbe significato il sentore di una luce in fondo al tunnel. Non sono bastate le solide prestazioni di alcuni singoli per far girare una gara nella quale gli uomini di Juric hanno pagato a caro prezzo disattenzioni rivelatesi fatali. Il tempo dei de profundiis è ormai cominciato e non potrebbe essere altrimenti: la scossa che ci si aspettava dai calciatori più in difficoltà in questo inizio di stagione non è arrivata.
Verona-Roma, Zalewski sbaglia: la frustrazione di Dovbyk
A cominciare da Zalewski, autore dell’errore che ha permesso al Verona di stappare la partita ma nel complesso protagonista di una prestazione assolutamente sottotono, che neanche l’assist in occasione del gol di Soulé ha fatto lievitare fino a raggiungere le soglie della sufficienza.
Dopo un primo tempo horror, l’esterno polacco non è riuscito a riscattarsi neanche nella ripresa, anzi. Sebbene abbia provato a mettere nel mezzo cross interessanti, Zalewski ha programmaticamente ‘peccato’ nell’ultimo passaggio. Come quando, imbeccato in maniera precisa sulla corsia mancina, ha puntato il suo diretto marcatore portando il pallone quasi sul fondo per ‘tracciare’ un cross che si è spento ben al di là del secondo palo, in prossimità del quale era apposta Dovbyk. Da qui la delusione dell’attaccante ucraino che, esprimendo tutta la sua frustrazione per il risultato che non stava premiando i suoi, si è diretto verso la traversando lanciando un urlo liberatorio.